L’Associazione Genitori Arluno, dopo aver preso contatto con il Comitato AScuola https://www.a-scuola.it/,
aderisce alla manifestazione nazionale dalla Rete Nazionale “Scuola in Presenza” indetta per domenica 21 marzo. Obiettivo: chiedere a gran voce la riapertura delle scuole.
Per ottemperare alle regole imposte dalla zona rossa, e consentire a tutti i genitori arlunesi di partecipare, la manifestazione si terrà domenica 21 marzo alle ore 16 presso il Parco Toti di Arluno.
Sono stati avvisati il Sindaco di Arluno, Moreno Agolli e la Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo S. Pellico, Alessandra Grassi che devono confermare la propria presenza. Interverranno le dottoresse Roberta Baldino e Laura Bottini, psicologhe dell’Associazione ComuneMente che da anni affianca l’Istituto Comprensivo per promuovere e salvaguardare il benessere psicologico degli alunni delle scuole del territorio arlunese.
Comunicato stampa della Rete Nazionale “Scuola in Presenza” che spiega le ragioni della manifestazione
La Rete Nazionale “Scuola in Presenza” annuncia per il giorno 21 marzo una manifestazione nazionale in 13 regioni d’Italia per chiedere a gran voce la riapertura delle scuole.
Ad un anno dall’inizio della pandemia, le Istituzioni continuano a non riconoscere l’istruzione in presenza come diritto fondamentale ed essenziale, in violazione della Costituzione. La scuola, ci ricorda l’art. 34 della stessa[1], è “aperta a tutti” e tutti i giovani hanno diritto a un percorso di studi di qualità.
Gli studenti, e le loro famiglie, stanno ancora una volta pagando un prezzo altissimo, sia in termini di istruzione negata, sia a causa del danno psicologico e sociale imposto dall’uso prolungato della Didattica a Distanza e dell’obbligo innaturale all’isolamento.
Sconcertati dalla mancanza di presa di posizione del Governo su un tema fondamentale per il futuro del nostro Paese e preoccupati dalla crescente disuguaglianza sociale, la Rete Nazionale “Scuola in Presenza” scenderà in piazza in maniera coordinata per chiedere il ripristino immediato della didattica in presenza per ogni ordine e grado d’istruzione.
Non tollereremo, in ogni caso, che si rimandi l’apertura oltre l’8 aprile ne’ che la Didattica a distanza venga adottata come “soluzione” di lungo termine al problema della pandemia mentre altri paesi europei lottano per difendere l’istruzione in presenza.
Uniti da Nord a Sud siamo pronti a mobilitarci in ogni sede per far in modo che gli studenti italiani possano godere di uguali diritti e per frenare il crescente svantaggio di formazione e salute nei confronti dei loro coetanei europei.
La rete «Scuola in Presenza», rigorosamente apartitica e trasversale, raggruppa al momento oltre 20 comitati e associazioni di genitori, insegnanti e studenti di tutta Italia che già da mesi stanno collaborando e si stanno impegnando a favore della scuola. Insieme rappresentiamo quasi 40.000 aderenti e sostenitori che hanno a cuore il futuro del Paese.
La rete chiede alle Istituzioni di:
- riconoscere che l’istruzione è un diritto fondamentale ed essenziale che deve pertanto rimanere svincolato dall’automatismo delle “zone a colori”.Le Istituzioni si devono adoperare per mettere in atto rapidamente tutte le misure necessarie allo svolgimento delle lezioni in sicurezza e in presenza per ogni ordine e grado di istruzione. La scuola deve essere l’ultimo luogo a chiudere in caso di picco di contagi, non il primo. Non si possono avere centri commerciali aperti e scuole chiuse.
- Rigettare l’uso prolungato e indiscriminato della Didattica a Distanza come strumento di insegnamento in quanto inefficace, svilente per gli insegnanti, discriminatorio per gli studenti provenienti da famiglie fragili e lesivo nei confronti degli alunni con disabilità o difficoltà di apprendimento.
- Ricordare che la tutela della salute della comunità non si esaurisce nella battaglia al Covid-19, ma deve necessariamente includere la difesa della salute psicofisica, oggi gravemente minacciata in bambini e adolescenti. La prolungata mancanza di socialità e di una sana relazionalità didattica sta determinando tra i giovanissimi[2]un allarmante aumento dei casi di tentato suicidio e di autolesionismo, mentre la scarsa attività fisica e il dilatarsi del tempo trascorso davanti a tablet e PC inducono l’aumento dei casi di pubertà precoce[3].
ASSOCIAZIONI E COMITATI ADERENTI
A scuola! (Milano, Lombardia con sez. di Como, Lodi, Settimo Milanese e L’Aquila)
Associazione scuole aperte Campania (Campania)
CIB – Chiedo per i Bambini (Calabria)
Comitato Genitori Scuola in Presenza (Trieste, Friuli Venezia Giulia)
Genitori per la scuola Benevento (Benevento, Campania)