Folli corse notturne attorno al cimitero di Malvaglio in quel di Robecchetto con Induno. Gli emuli di Fast & Furious l’altra notte hanno combinato i danni. Alcuni giovani si sono ritrovati a scorrazzare a gran velocità tra sabato e domenica. Passatempo che, a quanto pare, svolgono periodicamente soprattutto nel fine settimana tra le preoccupazioni dei residenti. L’altra notte il conducente di un’auto ha perso il controllo del veicolo ed è finito dritto sul cordolo del marciapiede andando a sfondare il pannello che reca gli annunci mortuari. Nessuno degli occupanti ha riportato ferite. Ma, una volta scesi dall’auto, è scoppiata una rissa. Per motivi sconosciuti hanno cominciato a litigare violentemente. “Siamo stanchi di questa situazione – commenta una persona – corse in auto, urla, schiamazzi e risse notturne. Pretendiamo rispetto”. Naturalmente i giovani coinvolti in questi incresciosi episodi se ne sono andati tranquillamente. Nessuno si è minimamente curato di farsi vivo per sistemare i danni causati.
Corse notturne attorno al cimitero di Malvaglio, sfondato il pannello degli annunci mortuari. E dopo scoppia la rissa
Francesco Maria Bienati
Chi è Francesco Maria Bienati, innanzitutto… uno che fino qui ha vissuto e, a suo modo, vuole continuare a vivere. Come ha fatto finora, seguendo quello che la vita gli offre tentando di carpirne l’attimo. Lo stesso attimo che l'ha portato a intraprendere la strada del giornalismo: nel 1993, seduto su un muretto nei pressi dell’ospedale di Mostar, con la colonna sonora dei colpi di mitragliatrice, accorgendosi che c’era bisogno d’informare per sensibilizzare il mondo che c’era una parte di mondo che soffriva. Cosi, da appassionato fotoamatore diventa Giornalista (mi piace definirmi Fotoreporter). La mia sensibilità mi porta a proseguire l’esperienza bosniaca in altri paesi in guerra: Albania, Israele, Sudan. Altri reportage li realizzo in Togo, Egitto, Tunisia, Benin. In questi anni collaboro alla fondazione di due Onlus, l’Associazione Un Sorriso per il Sudan e Il Coordinamento Pro Missioni di Magenta. Dopodiché mi butto nell'imprenditoria, fondo una ditta di Autotrasporti internazionali che mi permette di girare per la vecchia e nuova Europa. Continuando a documentare in maniera personale le cose e le storie che vedo. Sono cofondatore dell’Associazione Amici di Mons. Macram, Vescovo Sudanese operante nella sua terra. Oggi continuo a seguire l’attimo: ho deciso di tornare a fare il giornalista, nel tentativo di dare voce a chi non ne ha.