LIMIDO COMASCO – Nella serata del 17 settembre 2021 è stata presentata la ricerca storica di Giuseppe Leoni su Limido Comasco che vanta l’arma dei Torriani (Della Torre) nello stemma comunale. Proprio sulle vicende di questa importante famiglia milanese si è mosso l’incontro alla presenza del Sindaco e della presidente della Fondazione Bellaria onlus, Paola Bottacin, promotrice della pubblicazione. Un discreto pubblico, interessato a conoscere le vicende passate del proprio paese, ha attentamente seguito quanto detto dal relatore che in parte pubblichiamo qui sotto:
I Della Torre con Pagano, Martino e Filippo, in qualità di capitani del Popolo di Milano e, in seguito, con Napo (Napoleone +1278 ), primo Signore dal 1265 di fatto della città e Raimondo (arcivescovo di Como 1262-1273 e successivamente patriarca di Aquileia +1299) giocarono le loro carte e, alla fine, persero la partita con l’arcivescovo Ottone Visconti, definitivamente nel 1311.
1237 – Successe che, a seguito della battaglia di Cortenuova sull’Oglio, nel 1237, che vide i Milanesi sconfitti dall’imperatore Federico II, i Della Torre guidati da Pagano rifocillarono i nobili milanesi sconfitti nella battaglia. Per ‘li meriti acquisiti’ Pagano fu chiamato a Milano a ricoprire una importante carica pubblica (Credenza di S. Ambrogio, una sorta di presidente dell’assemblea del popolo minuto).
1266 – Paganino venne ucciso da un gruppo di esuli milanesi e la vendetta dei guelfi Torriani fu atroce: 50 nobili milanesi furono decapitati pubblicamente insieme a parenti e aderenti al partito ghibellino. Tale vendetta fu duramente condannata dal pontefice Clemente IV che, spinto soprattutto dall’arcivescovo Ottone Visconti, lanciò l’interdetto contro Milano. In seguito il papa accettò di concedere il perdono alla città, ma pose come condizione che la stessa si sottomettesse alla volontà della Chiesa. Inviò allora a Milano un legato che impose al governo cittadino di accogliere come arcivescovo Ottone Visconti (1207 Invorio-1295, sepolto in Duomo). A seguito dell’imposizione nacquero degli attriti che sfociarono in un conflitto ventennale tra i Torriani e i Visconti.
1276 – In uno di questi scontri Ottone si rifugiò a Lurate castello. C’è una lapide oggi murata all’esterno della chiesa di S. Martino, dove la torre campanaria possiede una caratteristica merlatura tipica dell’architettura militare medievale, che richiama il famoso castello. La lapide, in latino, datata 1276 che tradotta dice: “Magnanimo Presule Ottone, grande condottiero, fondatore della nobile e potente famiglia Visconti, vinto una volta, sfuggendo all’inseguimento delle armi nemiche, fu qui occultato, e avendo riordinato i suoi militi, poté finalmente vincere il nemico”.
1277 – L’arcivescovo Ottone Visconti sconfisse i Torriani nella battaglia di Desio. Il giorno dopo (21 gennaio 1277) Ottone Visconti entrò a Milano dove venne riconosciuto come Signore (fu il Primo dei Visconti che segnò l’inizio dell’epoca viscontea. 1277-1447) e questa sua vittoria fu consacrata in un ciclo di affreschi ancora oggi esistente nella rocca di Angera.
FOTO L’arma dei Torriani tratta dallo ‘Stemmario Trivulziano’ dalla quale lo stemma comunale ha recuperato la memoria, una cosa più unica che rara