TURBIGO. Non era mai successo che nel primo Consiglio Comunale di quella che avrebbe dovuto essere la prima Amministrazione di Fabrizio Allevi (Fratelli d’Italia) la massima assise turbighese si ‘sciogliesse’ per mancanza del numero legale.
E’ ANDATA COSI’. Dopo il giuramento, il Sindaco propone come vicesindaco Marzia Artusi (riservandosi di affidare le altre deleghe) e Manila Leoni si alza e lascia il Consiglio Comunale, seguita da Davide Cavaiani (Lega) e da Dante Bolognesi (Forza Italia).
A questo punto i quattro consiglieri di minoranza di ‘SiAmo Turbigo’ (Cerutti, Bonetti, Spreafico, Gritta) restano sbigottiti e chiedono un quarto d’ora per consultarsi. Rientrano e lasciano anch’essi gli scranni rendendo impossibile il proseguimento del Consiglio Comunale per mancanza del numero legale.
Da quello che si può capire la maggioranza politica non ha retto. Adesso Fabrizio Allevi può contare solamente su sei consiglieri, ma se i tre che si sono dissociati votassero con i quattro consiglieri di minoranza (p.e. il Bilancio di previsione) il Commissariamento del Comune è sicuro.