riceviamo e pubblichiamo
Roma, 07 gennaio 2022. La Cisl chiede al Governo di confermare almeno fino al 31 marzo tutte le tutele previste per l’emergenza epidemiologica come la cassa integrazione, la quarantena equiparata alla malattia e il congedo per i genitori costretti a casa accudire un figlio positivo al Covid.
”Tutte le tutele per i lavoratori messe in campo durante l’emergenza – spiega il segretario confederale della Cisl Angelo Colombini – vanno mantenute fino alla fine dell’emergenza per ora prorogata da fine 2021 a marzo”. Al momento non c’è stata risposta dal Governo neanche sulla lettera inviata unitariamente da Cgil, Cisl e Uil a fine anno sulla tutela dei lavoratori fragili. ”Bisogna aggiornare i protocolli sulla sicurezza – avverte – e rilanciare la vaccinazione. Non basta obbligare gli over 50, l’obbligo dovrebbe valere per tutti i maggiorenni”.
A tre giorni dalla riapertura delle scuole dopo la pausa natalizia, sottolinea Colombini, si pone il problema sia della sicurezza sia della sostituzione dei lavoratori positivi che a fronte di 200mila contagi al giorno saranno molti. Si rischia in alcuni casi di andare a scuola e di dover tornare a casa perché le classi sono scoperte ma anche la Dad rischia di essere un problema, sia in assenza di congedi per i genitori a fronte di bambini lasciati a casa sia per i problemi che questa può causare soprattutto per le famiglie più povere e in difficoltà.