TURBIGO – CASTANO. Sull’ultimo tratto della riva sinistra della roggia molinara (poco prima dell’attuale Mulino del Pericolo) si trova quella che fu la ‘Strada del Porto’, di antica memoria e tradizione, oramai conquistata dalla rigogliosa natura, ma ancora individuabile dalle solcature sul terreno lasciate dai carri che l’hanno percorsa per secoli e dall’acciottolato affiorante in alcuni punti. C’è l’intenzione da parte dell’Associazione Risorgimentale locale di recuperarla a fini storici in quanto fu percorsa dalle truppe francesi – guidate dal console Napoleone – nel maggio del 1800 e dai franco-piemontesi nel 1859 guidati da Napoleone III. Si tratta di una vestigia importante che potrebbe essere inserita nell’Itinerario Napoleonico, obiettivo dell’associazione.
Nel 2013 fu organizzato un convegno per ricordare la figura e l’opera dell’ingegner Palo Tatti, sindaco di Turbigo dal 1866 al 1913. In tale occasione fu consultato il fondo Tatti conservato nella biblioteca comunale di Como. Nel malloppo degli atti notarili collegati alla posessione ‘Turbigo e Uniti’ di antica proprietà Erba-Odescalchi, acquistata nel 1855 dall’ingegner Luigi Tatti c’è anche un disegno (che pubblichiamo) e la descrizione della roggia del mulino.
“Questa roggia ha origine nel territorio di Tornavento in un luogo di proprietà del Luogo Pio di Santa Corona dell’Osepdale di Milano e le acque che l’alimentano provengono dalle colature degli scaricatori del Naviglio Grande. L’andamento della roggia è, per la maggior parte, da tramontana a mezzodì. Attraversa i territori di Tornavento, Nosate, Castano, Turbigo e, infine, quello di Robecchetto dove finisce nel Ticino. Alimenta due mulini ‘Il Mulino Nuovo al ponte di Castano’ e il ‘Mulino vecchio’ ambedue posti nel territorio di Castano di proprietà dei fratelli Motta e poscia alimenta il mulino De Cristoforis a Turbigo (mulino del Pericolo). Nella sua corsa la roggia attraversa beni del conte Antonio Casati, Oltrona, Galli, Assicurazione Venezia, Gualdoni, Antongini, Combi. Il capitano in pensione nobile Tomaso De Cristoforis e il conte Antonio Casati si fanno causa per le acque della roggia”.
DIDA In alto il mulino al Ponte di Castano, in basso il mulino De Cristoforis (mulino del Pericolo)