TURBIGO – Il quadro di Santa Felicita fu un ex voto voluta dalla comunità turbighese che volle rendere merito alla Santa Martire per la liberazione della peste secentesca (1629-31). Fu in occasione del restauro di qualche decennio fa che, nella fase di pulitura della tela, affiorò il cartiglio della sottoscrizione popolare, oltre alla data e la firma del pittore:
- FELICITAS MARTIR CUIUS FESTum EX VOTO COMUtis TURBIGI CELEBRun DIE VIGIEmo TERo NOVr ob liberatione a peste – M. Gerardin.s 1631”
Di questi tempi di pandemia (2020-2022), dove il numero dei morti a livello nazionale sta toccando le cifra di 150mila unità, leggere i dati qui sotto dà motivo di riflessione.
PESTILENZE. Nei secoli il contado di Milano subì pestilenze fra il 1450-51; nel 1485 durò oltre 4 anni provocando oltre 100mila morti. Francesco Medoni narra che la peste del 1524 fece morire più di 140mila persone in Lombardia. Notissima è la peste di San Carlo, preceduta da una grande carestia negli anni 1574-75. Poi ci fu la peste del 1629-31 preceduta da una grande carestia tra il 1627-28 che mostrò la grande miseria del territorio. Oleggio nel primo contagio ebbe 1062 morti.
FOTO S. Felicita, quadro attualmente posizionato sulla parete laterale della chiesa parrocchiale