Capita raramente di aprire un libro e di non lasciarlo più fino alla fine. E di rammaricarsi nell’ultima pagina. E’ successo con ‘La voce d’oro di Mussolini – storia di Lisa Sergio’, un’opera frutto di un minuzioso lavoro di ricerca storica di Sandro Gerbi a cui va il nostro ringraziamento. Innanzitutto per la scrittura precisa e piacevole, senza inciampi di alcun genere, con tanti richiami e tempi differenti che aiutano le pagine di girare, una dopo l’altra.
Quella di Lisa Sergio (1905-1989), giornalista nel Ventennio fascista, costretta poi a riparare in America (1937), è la storia di una donna bella e intelligente che solamente la benevolenza di Guglielmo Marconi, conquistata con il lavoro (conosceva perfettamente l’inglese), le permise di fuggire qualche settimana prima che il grande scienziato lasciasse questo mondo.