TURBIGO – Quest’anno la gestione di ‘Progetto Vita’ della ‘Colonia’ comunale ha avuto un grande successo (130 iscritti), probabilmente per la capacità animare il periodo con tanti momenti di svago (visita Expo compresa), tanta piscina, partecipazione al ‘Turbigusto’.
Una storia quasi secolare, quella della Colonia Elioterapica che l’attuale Amministrazione intende rivalutare affidando la gestione a privati in grado di valorizzare il sito, pur mantenendo in essere la tradizione, che vede i giovani turbighesi passare un mesetto estivo sulla riva destra del Ticino. Ecco, brevemente, la storia di questo servizio che quest’anno è entrato in auge:
“Dalla prima circolare del 2 maggio 1931, in cui si invitava il popolo fascista a muoversi nella realizzazione di colonie per bambini, il Fascio locale si fece subito carico del problema. Affittò un terreno di dieci pertiche milanesi adiacente al fiume Ticino, di proprietà del Comune di Galliate e, iniziati i lavori il 6 giugno 1931, mediante le prestazioni di volontari, il 5 luglio la Colonia venne inaugurata e furono accolti subito 58 bambini. La rapidità nella costruzione e le appropriate sistemazioni degli impianti costituiti da un fabbricato centrale adibito a refettorio, di una cucina, di doccia con serbatoio, pompa per l’acqua potabile, di latrine, tutto cintato con rete metallica fanno della colonia denominata Benito Mussolini una delle migliori della plaga. In proseguo i bambini sono continuamente aumentati e così nell’anno successivo si ampliò il fabbricato mediante il concorso di Luigi Gualdoni che volle ricordare con la propria donazione il nome del proprio figlio Giannino tragicamente scomparso (…). Anche dai vicini Comuni di Castano, Robecchetto con Induno, Magnago, Nosate affluirono i bambini ad iscriversi per frequentare la Colonia (…)”. (G.LEONI, L’Amministrazione comunale durante il ventennio fascista, in ‘Contrade Nostre’, vol VI, pagina 25). A documentare la generosità del cavaliere Luigi Gualdoni, accanto alla porta d’entrata, c’è una lapide in marmo di Condoglia che dice: “Anno 1932 – Dono di Luigi Gualdoni di Turbigo”. Dietro a queste poche parole c’è una tragedia. Il cavalier Luigi Gualdoni aveva sposato Angela Seratoni ed aveva avuto tre figli: Giannino, Ines (che avrebbe sposato Giuseppino Seratoni), Dirce (andata in sposa a Renato Barbozza). Disgraziatamente l’unico figlio maschio del cavalier Luigi Gualdoni, Giannino, si uccise in un incidente motociclistico il 18 maggio 1932 percorrendo la strada verso Galliate e per ricordarne la memoria il padre fece una larga donazione per l’ampliamento della Colonia.
Dopo la seconda guerra mondiale sono susseguiti una serie di interventi migliorativi con l’aggiunta di altri servizi (ricostruzione del salone refettorio con annessa cucina, servizi e spogliatoi, creazione zona balneare interna con due piscine scoperte, acquisto di aree adiacenti per ampliamento del parco, ecc.) che hanno consentito di ampliare l’utilizzo della struttura. Nell’età dell’oro della Colonia (1975-1990) vennero organizzate al suo interno una serie di manifestazioni sia a carattere locale che provinciale (feste dei partiti politici: Lega Nord, Psi, ecc.). Poi la crisi.
1995 – L’Amministrazione comunale incaricò l’architetto Mereghetti per la realizzazione di un progetto di trasformazione della Colonia in un ristorante, con annesse sale polivalenti, struttura pensata a servizio della ‘Grande Malpensa’. La costruzione del 1° lotto dell’intervento previsto comportò la chiusura completa della Colonia e ciò cominciò a far aumentare la secrezione acida ai turbighesi.
1997 – Con il cambio dall’Amministrazione leghista (Gadda) a quella di centrosinistra (Goi) il progetto venne rivisto e rimessa in discussione la destinazione finale. Nel secondo intervento si realizzò un nuovo impianto elettrico, nuovi servizi igienici al fine di rendere la struttura atta ad accogliere nuovamente i bambini durante la pausa estiva. E il rinnovamento della colonia per il momento si fermò qui.
2010 – L’ Amministrazione Mira Bonomi realizzò: l’ allacciamento della struttura alla fognatura comunale; il collegamento del pozzo esistente alla Colonia (dal quale sgorga l’acqua più pura del paese) all’acquedotto comunale. Il tutto con un solo scavo lungo da S.S. 341.
2015 – L’Amministrazione Christian Garavaglia ha indetto un gara di appalto per affidare in gestione la struttura, pur mantenendo la possibilità del servizio annuale ai giovani turbighesi.