BUSSERO – Oltre un centinaio di persone hanno preso parte al convegno organizzato presso la biblioteca civica di Bussero in occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer.
Un’occasione preziosa di confronto e conoscenza aperto ad esperti, operatori e famiglie. Notevole a questo proposito, la risposta delle diverse categorie del mondo socio sanitario, così come dei familiari, nonché, del mondo del volontariato del territorio, a testimonianza di come quella dell’Alzheimer sia una tematica quanto mai sentita e attuale.
Titolo del convegno “I disturbi del comportamento: strategia di cura” promosso da Fondazione Mantovani, Gruppo Sodalitas e Opera Pia Castiglioni con la partecipazione delle Case Famiglia di Bussero, Busnago, Cormano, Cologno Monzese, Olgiate Molgora e il patrocinio dell’Amministrazione cittadina.
Presenti il Sindaco Massimo Vadori con l’assessore ai servizi sociali Elisabetta Gilardelli che hanno portato i saluti dell’Amministrazione.
Dopo l’introduzione di Simona Colombo, Coordinatrice della Casa Famiglia di Bussero, in scaletta i contributi di Carla Pettenati, Neurologa e Geriatra; Federica Moroni, Psicologa e Psicoterapeuta; Andrea Giudici, educatore presso il Nucleo Alzheimer della Casa Famiglia di Bussero.
Di particolare rilievo l’intervento della dottoressa Carla Pettenati, Neurologa e Geriatra, Responsabile generale Alzheimer presso gli Ospedali di Passirana e Rho, che con un linguaggio chiaro e al contempo preciso si è soffermata sul ruolo della prevenzione e su come riconoscere la sintomatologia di una patologia così impattante sulla qualità della vita del malato e di chi gli sta accanto.
“Una diagnosi precoce certamente – ha sottolineato la Neurologa – è la prima strategia di cura da mettere in campo così da avere strumenti più efficaci a disposizione anche per quanto concerne i comportamenti da adottare nel quotidiano”.
Una serata che ha colto nel segno, rispetto agli obiettivi prefissati: in primis quello di non far sentire sole le famiglie dinanzi ad un argomento così difficile e doloroso, offrendo loro un valido sostegno oltre che utili consigli su come approcciare la malattia.