TURBIGO – In principio il parco del palazzo de Cristoforis era più vasto ed aveva un approdo sul Naviglio Grande. Era noto che il sedime era stato ridotto, una prima volta, alla fine dell’Ottocento per permettere il passaggio della ferrovia Novara-Seregno e, una seconda volta, negli anni Sessanta del secolo scorso per la costruzione dei quattro condomini delle cosiddette ‘Case Enel’. Ma dell’esistenza di uno sbocco sul Naviglio nessuno aveva mai scritto anche se, per la verità, il ‘nostro’ palazzo non è entrato nei testi ecumenici che raccontano la storia delle ville del Naviglio Grande.
LA NOVITA’ – Nella serata del 6 ottobre 2023, durante la presentazione della tesi di laurea magistrale di Federica Lucca, coadiuvata nella sua esposizione da Giorgio Calloni, è apparsa un’immagine d’inizio Ottocento, conservata all’Istituto Geografico Militare, dove si vede chiaramente che l’appendice sud del parco aveva uno sbocco sulla riva sinistra del Naviglio Grande, più o meno all’altezza della prima centrale termoelettrica. Un approdo, come avevano tutte le ‘Ville di delizia’ nate nel Sei-Settecento, tutte rigorosamente affacciate al Naviglio Grande, la secolare via di comunicazione verso Milano.
IL PROGETTO – L’illustrazione della tesi – che parla del restauro e valorizzazione del giardino – è partita proprio dalle ‘Ville di delizia’ (come villa Clerici a Castelletto di Cuggiono anch’essa recentemente oggetto di una tesi) per approdare al progetto che, tra l’altro, vede l’utilizzazione dell’acqua del Naviglio per irrigare il restaurato giardino, al punto da far zampillare le tre fontane esistenti. Un sogno…ma è proprio questa la strada da perseguire per raggiungere grandi risultati.
Il parco del palazzo De Cristoforis aveva uno sbocco sul Naviglio?
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