Non c’è dubbio che Alessandro Folli da Bernate Ticino abbia lasciato un solco profondo nel territorio della riva magra del Ticino, terra d’acque, dove il Naviglio Grande e il canale Villoresi la fanno da padroni e – grazie al suo impegno – nell’ultimo decennio hanno ricevuto una sferzata di vitalità. Adesso il ‘Signore delle acque’ è prossimo alla pensione e ‘Ticino notizie’ ci ha chiesto di ‘rendergli grazie”.
Figura politica molto conosciuta nel Castanese, (è stato assessore provinciale e regionale del centrodestra) dove è iniziata la sua attività politica. Proveniente dalla Coldiretti, ebbe modo di dire che era stato “l’ambito che aveva fatto la sua fortuna di amministratore e dirigente politico”, per cui la riconoscenza non è mancata verso il ‘suo’ territorio di adozione: l’investimento sul tratto di Naviglio turbighese e il museo del Villoresi a Castano Primo.
Lo abbiamo intervistato più volte – al tempo di ‘Città Oggi ‘- e da tale giacimento culturale traiamo solamente alcuni aspetti della sua azione politico-amministrativa, anche perché l’intera storia delle realizzazioni (2009-2024) meriterebbe un libro:
“Nel 2009, quando mi è stata affidata la gestione del Consorzio (allora erano 60 dipendenti, raddoppiati in pochi anni con il bilancio è in attivo!) la situazione era critica: la grande diga del Panperduto (dove dipartono i canali Villoresi e Industriale, ndr) stava crollando per infiltrazioni d’acqua che avevano eroso il basamento e le sponde erano disastrate. I vari enti che si erano succeduti nella responsabilità della gestione non avevano investito un euro nella conservazione di questo patrimonio secolare. Mi sono messo di buzzo buono e abbiamo reso staticamente stabile la diga e nel contempo avviata la manutenzione delle sponde dei canali”.
Il Consorzio (292 Comuni, 7 Province, 4 milioni di utenti) è stato in grado di investire 120 milioni di euro per Expo (2015) e, siamo stati in grado di inviare l’acqua da Garbagnate a Rho-Expo, in anticipo sui tempi previsti. I risultati ottenuti hanno fatto sì che la Confederazione Svizzera abbia finanziato la realizzazione del museo delle acque italo-svizzere, in avanzata fase di realizzazione, nelle adiacenze della diga del Panperduto (Somma Lombardo)”.
IL PROGETTO REALIZZATO DEL MUSEO DELLE ACQUE ITALO-SVIZZERE.
Il progetto da 30 milioni di euro prevedeva un canale navigabile dalla diga riqualificata del Panperduto ad Arconate, un anello ciclopedonale, un Ostello della Gioventù e il Museo delle Acque Italo-Svizzere. Una imbarcazione ‘ibrida’ sarebbe stata utilizzata come navetta per trasportare i turisti sull’isolotto che sorge al centro del bacino del Panperduto, individuato come futura sede del Museo delle Acque Italo-Svizzere dove sarebbe stata esposta la storia del bacino idrografico del Ticino con le sue attività di bonifica, irrigazione e produzione di energia elettrica, compresa la valorizzazione turistica del canale.
2015 – IL PROGETTO UNESCO – Sono gli anni dell’apertura del Museo Emeroteca delle Acque Villoresi di Castano Primo e il Centro per la stabulazione della fauna ittica di Abbiategrasso. Poi, grazie ai finanziamenti comunitari del PIA POR, saranno resi praticabili oltre 130 km di alzaie. Senza dimenticare la preziosa collaborazione con URBIM (Unione Regionale Bonifiche Irrigazioni e Miglioramenti fondiari di cui Folli è stato presidente) e Regione Lombardia per il progetto ‘La Civiltà dell’Acqua in Lombardia’ teso ad inserire i maggiori e più significativi manufatti idraulici e irrigui lombardi nella lista del Patrimonio Culturale e Naturale dell’Umanità Unesco”.
ENERGIA DALL’ACQUA – La realizzazione della centrale idroelettrica – a cura di Enel Green Power – alla diga del Panperduto è stata la prima di una serie al fine di sfruttare al meglio l’energia prodotta dai salti d’acqua.
2015 – GLI INTERVEMTI TURBIGHESI – Ripristino della conca vetusta (realizzata all’inizio del Novecento e abbandonata negli anni Sessanta del secolo scorso) della centrale idroelettrica ‘Guglielmo Castelli’, con la realizzazione degli attracchi per la navigazione a Nosate (importo di spesa 3.645.000 euro) e della realizzazione di una nuova traversa (in sostituzione dell’attuale diga Poiret a parconcelli) in corrispondenza della centrale termoelettrica.
DIDA Alessandro Folli con Umberto Bossi alla diga del Panperduto nell’aprile 2014