Si è svolta domenica 13 settembre a Cerro Maggiore l’inaugurazione delle prime due postazioni pubbliche di defibrillazione (PAD) installate in paese.
Si tratta di due apposite teche che contengono ciascuna un defibrillazione semiautomatico utilizzabile h 24 dai cittadini testimoni di un arresto cardiaco in attesa dell’arrivo dell’ambulanza.
La prima postazione, dono di AMCEM, si trova in via Cappuccini, a fianco della farmacia comunale, la seconda nella frazione Cantalupo, all’ingresso del centro anziani, nella centralissima piazza Don Bianchi.
In quest’ultimo caso l’acquisto è stato reso possibile grazie alla donazione di Italiana Gas che, con questo importantissimo gesto, ha voluto ricordare l’ex collaboratore Fernando Frongia, scomparso proprio a causa di un arresto cardiaco. Presenti alla cerimonia il sindaco Teresina Rosseti, l’assessore Piera Landoni, Donato Barbano presidente di AMCEM, l’amministratore di Italiana Gas Andrea Bergamo, Mirco Jurinovich e Luca Cantarella, presidente e vicepresidente di Sessantamilavitedasalvare, e Marco Bandirali coordinatore del “Progetto Cuore per Cerro Maggiore e Cantalupo“.
Il Sindaco Teresina Rossetti nel ringraziare Italiana Gas e AMCEM con il suo Presidente Donato Barbano per avere donato i due defibrillatori per Cerro e Cantalupo ha sottolineato il grande valore dell’iniziativa e del lavoro dei volontari che, a fianco dell’amministrazione stanno lavorando per diffondere la cultura della prevenzione. Il vicesindaco e assessore servizi alla persona Piera Landoni ha ricordato l’opera tenace di sensibilizzazione svolta negli anni da Mirco Jurinovich e dai volontari di Sessantamilavitedasalvare, prima ancora che a livello nazionale nascesse una sensibilità, e ha ribadito “l’impegno dell’Amministrazione a fianco di Jurinovich e “Progetto Cuore per Cerro Maggiore e Cantalupo”, coordinato da Marco Bandirali, per sviluppare una rete di cardioprotezione su tutto il territorio di Cerro e Cantalupo e per partire, da subito, con l’informazione e i corsi nelle scuole e fra i cittadini per far comprendere che salvare delle vite è possibile anche grazie alla generosità e all’impegno di tutta la comunità.